di Daniela Busà, Associate Partner yourCPO

 

Quando mi invitano in un’azienda chiedo che venga inserita nell’agenda dell’incontro la voce “visita della produzione”.  Alcuni si sorprendono e altri si insospettiscono.

Sono entrata in molti ambienti manifatturieri, dai più organizzati ai meno efficienti. Non vado a caccia di segreti industriali, ma ho imparato che lo stato di un reparto di produzione riflette alcune problematiche, risolvibili con metodo e pianificazione.

Ricordo ancora uno dei primi corsi di formazione sulla qualità e sull’importanza dei concetti di ordine e pulizia.

Questi ultimi sono due semplici indicatori che rivelano quali sono le aeree di intervento per l’ottimizzazione dei processi e della conseguente riduzione degli sprechi. Tanto più è il disordine, maggiori le opportunità di miglioramento ed efficientamento dei processi e dei costi.

Un imprenditore mi ha confidato la sua difficoltà a convincere i suoi collaboratori a mantenere l’ordine e la pulizia in fabbrica. L’ho rassicurato dicendo che la soluzione è spesso una questione di abitudine e mentalità.

Direttamente connesso con la logica della riduzione degli sprechi è il tema dell’ottimizzazione degli acquisiti.

Porre l’attenzione sui processi d’acquisto dovrebbe essere parte integrante della strategia aziendale: dalla scelta dei fornitori alla gestione del magazzino, dalle scelte di acquisto agli aspetti strettamente operativi.

Questo ambito della gestione aziendale è talvolta trascurato rispetto al ciclo delle vendite o della produzione. Tuttavia curarlo e migliorarlo ha un fortissimo impatto sulla competitività e sulla redditività dell’azienda.
Il successo di questa fase dipende ancora una volta dall’introduzione di un nuovo metodo di lavoro e dal suo rispetto in futuro.

Mai come in questo momento storico abbiamo a disposizione il tempo, merce rara, abbiamo l’opportunità di riflettere, analizzare e migliorare, tutte attività che possono essere svolte a tavolino e a distanza. Quando mai ci ricapiterà un’occasione simile.

Per risparmiare, ridurre gli sprechi, ottimizzare gli acquisti e mettere a punto un piano di rinascita è sempre un buon momento. Abbiamo la possibilità di affidarci ad esperti che ci possono guidare e sostenere nella trasformazione e crescita aziendale, affidando loro la guida di un progetto strutturato, pianificato e con obiettivi condivisi.

Fondamentale è che gli obiettivi siano SMART, ovvero Specific (specifici), Measurable (misurabili), Achievable (ottenibili), Reasonable (ragionevoli) e Time Bound (nei tempi definiti).

Affiancare una risorsa esterna, l’esperto in Procurement, ad una risorsa interna potrebbe rivelarsi una mossa lungimirante per continuare sulla via dell’efficienza. Saper riconvertire le risorse umane interne evita nei momenti di crisi di perdere collaboratori fidati e motivati.

Confido che le scelte di buon senso ci aiuteranno ad uscire dalla crisi e ad evolvere.