di Daniela Busà, Associate Partner yourCPO

Il vantaggio di delegare a partner esterni servizi e produzioni non strategiche.

Abbiamo discusso qualche giorno fa con i colleghi di YOURgroup di quali siano le strade perseguibili per offrire un aiuto essenziale ai nostri clienti in termini di partnership.

Siamo un pool di esperti e la nostra forza è poter collaborare autonomamente o in gruppo con aziende di diverse dimensioni e dalle più disparate organizzazioni.

Ogni azienda è a propria volta specializzata in un servizio o una tecnologia e generalmente deve occuparsi di supply chain, di un parco fornitori, per completare la propria proposta di valore.

Non tutte le attività correlate alla gestione del procurement e dei fornitori sono strategiche eppure alle volte trascurarle implica una mancata efficienza, non sempre irrilevante.

Ho individuato alcune cause:

  • Il responsabile del procurement interno delega la gestione dei fornitori non strategici ad assistenti o collaboratori meno qualificati o meno esperti di lui;
  • L’analisi dei fornitori minori viene spesso rimandata se non evitata;
  • Non ci sono competenze interne sufficienti relative a tutti i servizi e prodotti da acquistare e ci si cela dietro un “[…] tanto incide solo l’X% sul totale volume d’acquisto”.

Vi riporto una mia esperienza concreta vissuta in prima persona in un ambito che mi è familiare.

Alcune imprese, ad esempio nel settore della diagnostica In Vitro o dell’oftalmica, offrono soluzioni all’avanguardia e sono top player di mercato ma indagando un po’ più a fondo ho scoperto che su alcuni prodotti ausiliari non hanno grandi competenze. Queste imprese sarebbero disposte a pagare un prezzo adeguato, per delegare il proprio problema o la ricerca della soluzione a partner esterni.

Nello specifico per alcune di queste mi sono occupata di gestire il parco fornitori di componenti in plastica, curando l’intero processo di outsourcing:

  • Individuazione del fornitore idoneo in termini di tecnologia necessaria, esperienza, qualità, affidabilità e competitività;
  • Confronto e analisi delle diverse offerte raccolte dai fornitori ritenuti adeguati;
  • Qualificazione e auditing del fornitore;
  • Controllo e gestione della qualità dei prodotti acquistati di cui ero garante;
  • Monitoraggio delle esigenze del cliente per ampliare e completare il servizio di fornitura.

Da questa mia esperienza ho imparato che l’efficienza e la competitività derivano dalle competenze, dalle specializzazioni e dalle relazioni fiduciarie.

Credo fermamente nella forza del network e dell’integrazione delle competenze per contribuire all’evoluzione qualitativa dell’offerta e alla creazione di valore.