Le operazioni di acquisizione e fusione rappresentano momenti di grande trasformazione per le aziende coinvolte, offrendo opportunità di crescita, diversificazione e rafforzamento della posizione sul mercato. Tuttavia, questi processi comportano anche sfide significative e richiedono una pianificazione ed una execution rigorose, in particolare per quanto riguarda la gestione della supply chain: la riorganizzazione e l’ottimizzazione della filiera e della base fornitori diventano fondamentali per garantire la continuità operativa, l’efficienza e la crescita nel medio e lungo termine.

Il tema è attualissimo, considerando che si prevede che le operazioni di M&A tra PMI continueranno a crescere nel 2025 , con una stima  di oltre 6 miliardi€ di valore totale di deal entro la fine dell’anno per un totale di circa 300 operazioni (Fonte: CERVED).

Perché è cruciale riorganizzare la supply chain durante le fusioni e acquisizioni?

  1. Semplificazione e sinergie: La fusione di due aziende spesso comporta sovrapposizioni nei fornitori, nei processi logistici e nelle infrastrutture. Riorganizzare la base fornitori e la supply chain permette di eliminare duplicazioni, semplificare i processi e creare sinergie che riducono i costi complessivi; difatti la ridondanza dei fornitori aiuta a verificare la competitività di quelli presenti e dà la possibilità di risparmiare sia scegliendo quelli più economici (tra i due parchi fornitori), sia facendo leva sui volumi.
  2. Mantenimento della continuità operativa: Durante le fasi di transizione, una gestione efficace della supply chain assicura che i materiali e i componenti necessari continuino ad arrivare in tempo, evitando ritardi nella produzione e nel servizio clienti.
  3. Risposta ai rischi e alle vulnerabilità: L’integrazione di aziende può comportare fragilità nella rete di fornitori, aumentandone il rischio di interruzioni. Una revisione approfondita permette di diversificare e consolidare la base fornitori, riducendo dipendenze critiche.
  4. Adattamento alle nuove strategie di business: Le fusioni spesso cambiano gli obiettivi strategici aziendali. Rivedere la supply chain consente di allinearla con le nuove priorità, come sostenibilità, innovazione o espansione geografica.

Come ottimizzare la supply chain e la base fornitori in questi contesti?

  • Valutazione dettagliata dei fornitori: Analizzare le performance, i rischi e la compatibilità dei fornitori esistenti per selezionare quelli strategici e affidabili, eliminando i fornitori non più necessari e favorendo i fornitori che adottano pratiche sostenibili e innovative, per supportare obiettivi di responsabilità sociale e competitività.
  • Integrazione di sistemi e processi: Implementare piattaforme di gestione condivise e standardizzare procedure per favorire la collaborazione tra le nuove entità.
  • Gestione del rischio: Creare piani di contingenza e sviluppare relazioni con fornitori alternativi per mitigare potenziali interruzioni future.
  • Monitoraggio continuo: Utilizzare strumenti di analisi e KPI per monitorare in tempo reale le performance della supply chain, adattando rapidamente le strategie in risposta a cambiamenti di mercato o rischi emergenti.

E’ quindi chiaro che sono necessarie competenze specifiche di Acquisti / Procurement e Gestione della Supply Chain non facilmente reperibili sul mercato, soprattutto nei casi in cui si sta effettuando un’operazione di fusione o acquisizione di PMI.

In questi casi l’ingaggio di un fractional manager offre diversi vantaggi strategici e operativi, tra cui:

  • Supporto nelle Pianificazione Strategica delle operazioni di M&A: Un fractional manager aiuta a definire a monte la strategia di acquisizione o fusione coerente con la visione strategica dell’impresa valutandone gli impatti sul Piano Industriale e il fabbisogno finanziario
  • Expertise specializzata: Un fractional manager porta competenze specifiche e approfondite nelle operazioni di M&A, garantendo una valutazione accurata a monte, una due diligence efficace e una strategia di integrazione ben pianificata.
  1. Riduzione dei rischi: La sua esperienza aiuta a identificare e mitigare rischi potenziali legati all’acquisto o alla fusione, minimizzando eventuali sorprese negative post-operazione.
  2. Velocizzazione del processo: La presenza di un esperto dedicato accelera le attività di valutazione, negoziazione e integrazione, riducendo i tempi complessivi dell’operazione; la velocità di esecuzione è un fattore critico di successo nelle operazioni di M&A
  3. Validazione verso il mercato: La presenza di un professionista indipendente può rafforzare la credibilità dell’operazione nei confronti di partner, istituzioni e altri stakeholder interni ed esterni.
  4. Flessibilità e costi coerenti : essendo un professionista a tempo parziale, è possibile accedere a competenze di alto livello senza sostenere i costi di un dirigente a tempo pieno, ottimizzando risorse rispetto ad un fabbisogno limitato nel tempo

 

YOURgroup tramite il suo verticale yourCPO mette a disposizione un team di fractional manager professionisti specializzati nella gestione degli acquisti / Procurement e della Supply Chain e con specifica esperienza già acquisita nelle PMI, nonché una specifica practice Venture Capital e Private Equity con consolidate esperienza di M&A.